Carteinregola chiede al Sindaco Marino di mandare un segnale esplicito del suo appoggio all’assessore Caudo, da settimane oggetto di attacchi sempre più aggressivi, come quello pubblicato oggi dal quotidiano Il Messaggero, che riferisce di un presunto scontro tra il Sindaco e il Presidente del Consiglio Coratti (PD), da un lato, e l’assessore alla Trasformazione Urbana, dall’altro.
Roma, 28 marzo 2013. Ci stavamo accingendo a inviare al Sindaco e agli assessori le nostre “Regole per le misure per il contenimento della spesa di roma capitale” (vedi link in calce). Ma poi abbiamo letto il trafiletto pubblicato oggi sul Messaggero e abbiamo capito che ci sono riflessioni ben più urgenti da fare e da mandare a Ignazio Marino. Un articoletto piccolo ma micidiale, di cui trascriviamo alcuni passaggi (1): “Le delibere: URBANISTICA, SCONTRO MARINO-CAUDO. Ignazio Marino spinge, con l’appoggio del presidente del Consiglio Comunale Mirko Coratti, ma l’assessore Caudo frena. Nella giunta si apre un altro aspro confronto sulla messa in sicurezza dei conti del Campidoglio. Materia del contendere: le decine di delibere sull’urbanistica, ferme tra giunta e consiglio comunale”. La manovra urbanistica, secondo il quotidiano di Caltagirone, “potrebbe sbloccare immediatamente circa 250 milioni” “utilizzabili nell’assestamento del prossimo autunno”. “Soldi” che per l’ex sindaco Alemanno – il quale da tempo(2) sollecita l’attuale maggioranza perché tiri fuori le famigerate delibere urbanistiche per cui Carteinregola, insieme a tanti altri comitati cittadini, per 4 mesi ha presidiato le Assemblee capitoline nell’ultimo periodo della precedente giunta – “servirebbero a rilanciare la realizzazione di opere pubbliche, fondamentali per il rilancio della città”. Un genere di rilancio, a nostro avviso, più utile ai profitti privati che agli interessi pubblici, che abbiamo duramente contestato e che pensavamo di aver archiviato per sempre, insieme alle nostre nottate in Consiglio, con l’arrivo di un sindaco che nel suo programma aveva promesso di “cambiare tutto” (3). Ma ultimamente tira una brutta aria: in più occasioni abbiamo sentito rappresentanti delle imprese o delle categorie professionali (ma anche esponenti della stessa maggioranza) scagliarsi contro l’assessorato comunale, accusandolo di non premere l’acceleratore sulle edificazioni per risollevare le sorti dell’edilizia romana. Ma secondo noi, anche in tempi di crisi – soprattutto in tempi di crisi – è necessario tenere saldo il timone sulle regole e sull’interesse generale. E ben sappiamo che i motivi del contendere non sono le presunte “lentezze” burocratiche, ma il lavoro che l’assessore sta portando avanti, con scarsa eco mediatica, per il ripristino delle regole nella Capitale. A partire dal nuovo Schema di convenzione urbanistica, a cui l’assessorato lavora da mesi, di cui abbiamo già parlato a proposito del “colpo di mano” bipartisan dell’Assemblea che aveva raddoppiato la proroga dello “Schema Corsini” ignorando le richieste di Caudo (4). E temiamo che la nuova convenzione urbanistica, che dovrebbe offrire maggiori garanzie ai cittadini e all’interesse pubblico, a partire dalla regola che per ogni edificazione prevista la realizzazione dei servizi debba “viaggiare” in parallelo con quella delle case, non avrà vita facile in Aula e fuori (5).
Noi ci auguriamo che il Sindaco non intenda tornare indietro rispetto a quanto promesso nel suo programma urbanistico (di cui è autore lo stesso Caudo): “Cambiamo tutto a partire da: Cancellare e ritirare tutti gli atti dell’amministrazione Alemanno che aggravano il consumo di nuovo suolo agricolo. La città deve sapere con assoluta chiarezza che quel modello di sviluppo urbano è definitivamente concluso” (6). E quanto ribadito anche nelle “Linee programmatiche 2013-2018 per il Governo di Roma Capitale” approvate dall’Assemblea capitolina nel luglio scorso (7).
Parole che ci avevano restituito la speranza che finalmente arrivasse qualcuno che intendeva fare sul serio, volando più alto della palude di accordi, favori e scambi di cui siamo stati testimoni per troppo tempo.
Se questa amministrazione continuerà lungo la direzione segnata e intrapresa, saremo in prima fila per sostenere l’impegno delle istituzioni in un percorso che sappiamo non facile. Ma possiamo farcela se l’impresa sarà portata avanti insieme alla parte migliore della città, quella che è disposta a spendere tempo ed energie per difendere l’interesse pubblico, ma anche – e ancora di più – per cambiare e ricostruire un “mondo nuovo”
BENE CAUDO
MALE CHI VUOLE COSTRUIRE ( ANCORA !?) INVECE DI RIQUALIFICARE