Ergife, maxiconcorsi fuori dal Gra chiesti danni per 1 milione al Comune

aprile 30, 2013
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Oltre un milione di euro. È questo il risarcimento record chiesto dal Polo congressuale Ergife Palace Hotel al Comune. Al centro del contenzioso, il provvedimento stabilito dal sindaco Alemanno che imponeva lo svolgimento dei concorsi pubblici con più di 3000 partecipanti fuori dal Grande raccordo anulare, annullato dal Tar. La richiesta risarcitoria, che sarà definita direttamente nel merito, attende di conoscere la data dell’ udienza. Era il 23 novembre, quando i giudici amministrativi, accogliendo le richieste dell’ Ergife, annullarono l’ ordinanza firmata dal primo cittadino in qualità di Commissario all’ emergenza traffico della Capitale. Nel ricorso si sollevavano una serie di profili d’ illegittimità: alcuni di carattere procedimentale; altri relativi alla ritenuta carenza di motivazione del provvedimento del sindaco, firmato dopo che, nell’ aprile dello scorso anno, l’ intero settore nord della città si bloccò per i test di Medicina dell’ Università Cattolica, con code fino a 22 chilometri e risentimenti fino a Fregene. Il Tar ritenne l’ ordinanza di Alemanno inadeguata nella motivazione «laddove viene omessa alcuna indicazione suscettibile di consentire la verificabilità dell’ iter logico che ha condotto» alla scelta fatta. Per i giudici, inoltre, si sarebbe dovuto considerare «la presenza e la praticabilità di opzioni alternative rispetto al divieto» stabilito, valutare dunque l’ esistenza «di giorni e/o fasce orarie aventi attenuato impatto sul già elevato traffico», e fare intese con le Amministrazioni promotrici dei concorsi per «pervenire ad auspicabile programmazione dello svolgimento delle prove». Adesso, l’ Ergife chiede 70mila euro di danni per un concorso dell’ Agenzia delle Entrate che non si svolse nella sua struttura, un milione e 300 mila euro di danni per la perdita di chance (quale utile conseguibile in caso di esito favorevole per successive gare per la localizzazione dei concorsi). «La domanda risarcitoria proposta dall’ Ergife è inammissibile», ha commentato il capo dell’ avvocatura capitolina, Andrea Magnanelli. «Vedremo chi deve pagare. Credo che siano loro a doverlo fare per tutti i danni gravi creati alla città tutte le volte che hanno fatto maxi concorsi non sostenibili», ha sottolineato Alemanno. «Penso che le associazioni dei consumatori – ha poi aggiunto – debbano fare una class action per sottolineare i danni creati agli automobilisti da questi concorsi. Noi andiamo tranquilli in tribunale convinti delle nostre ragioni e che il Consiglio di Stato ci darà ragione sulle ordinanze». Della stessa idea è il presidente del XVIII Municipio, Daniele Giannini: «L’ ordinanza di Alemanno era invocata da anni da tutti i cittadini dell’ Aurelio che, quando ci sono i maxi concorsi, si trovano intrappolati da San Pietro a Fregene».

Il Messaggero 30/4/13

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