Un film di Fausto Brizzi. Con Francesco Mandelli, Loretta Goggi, Chiara Francini, Claudia Zanella, Valeria Bilello.
Andrea (Mandelli) vive con una tribù di donne insopportabili: la madre Vittoria (Goggi), le sorell Veronica (Zanella)- aggressivamente femminista, Beatrice (Francini)- maniacalmente perfezionista – e Federica (Marina Rocco) – indicibilmente svampita, completano il quadro la delirante nonna Matilde (Lucia Poli) e la sua inetta badante Bogdana (Paola Minaccioni) e ben presto si aggiungerà una malinconica bulldog che Federica ha preso per sbaglio. Il padre di Andrea (Flavio Insinna) se ne è andato quando lui aveva 9 anni, dicendogli: “E mò so cazzi tuoi!” ; infatti lui è paralizzato da quella torma di erinni e, non a caso, si arrangia con mille lavoretti precari e non riesce a tenersi una fidanzata: scappano tutte quando conoscono le donne di casa. Conosce Giulia (Bilello), se ne innamora ma Veronica diventa l’amante del padre di lei (Gioele Dix) e alla festa per le sue nozze d’argento scoppia la bomba. Andrea, esasperato, sta per andarsene da casa ma decide di sistemare prima mamma e sorelle Brizzi ed il fido co-sceneggiatore Marco Martani sono tecnicamente bravissimi: è raro nel nostro cinema trovare meccanismi di script così ben oliati e funzionanti (ogni tassello di storia ed ogni persoaggio ha un’evoluzione ed uno sviluppo preciso e nessun elemento è lasciato in sospeso ) ma “Pazze di me“, così come il precedente “Come è bello far l’amore”, è un po’ stretto in una logica ripetitiva: Mandelli e le sue persecutrici sono fisse nei loro tic e, se pur tutti gradevoli e simpatici, non escono dallo schema di una sophisticated comedy un po’ antiquata; il regista deve averlo capito se ha usato volti noti (Maurizio Micheli, Pif, Luca Argentero, Alessandro Tiberi e l’altro “solito idiota” Fabrizio Biggio ) in ruoli secondari. Antonio Ferraro |