In coppia tra passato e presente di Claudia Garano

gennaio 15, 2013
By

Oggi si riscontra una certa complessità emotivo-relazionale nel rapporto a due e un sistema sociale, educativo e culturale che spesso non aiuta ad educare le persone alla comunicazione, alla consapevolezza dei sentimenti e delle emozioni.

In passato la coppia e la relazione erano regolamentate da strutture rigide, provenienti dall’alto, dalla famiglia, dalla Chiesa, dalla società in generale, che non richiedevano abilità relazionali o comunicative particolari; oggi le relazioni sono più libere, elastiche, più dinamiche, implicano conoscenze e abilità che non si insegnano né a scuola né in famiglia, questo produce rapporti più sofisticati e complessi, di fronte ai quali ci si può sentire sprovvisti di adeguato equipaggiamento.

Rispetto al passato sono mutati i bisogni: prima ci si sposava per diventare indipendenti dalle famiglie di origine, per conquistare uno status, perché bisognava comunque “mettere su famiglia”, attualmente, anche se alcuni obiettivi coincidono, prevale il benessere affettivo, sessuale e materiale della coppia, la dimensione esistenziale, il confronto tra personalità e modi di essere e di pensare.

Nel passato marito e moglie vivevano due realtà separate, due mondi paralleli, in cui l’altro era visto più nel suo ruolo di moglie/marito, madre/padre, che di individuo a con le sue caratteristiche, con una sua personalità, dei suoi bisogni, quindi non era tanto importante il dialogo, la comunicazione, la relazione, quanto che ognuno assolvesse il suo ruolo nella maniera più consona, era come se l’individualità di ognuno, l’espressione di sé, diventasse secondaria rispetto allo scopo principale per cui quella coppia era nata: procreare, allevare e educare i figli.  Oggi è il concetto di complementarità a dominare nella coppia: la comunicazione è fondamentale, il terreno di incontro non è costituito solo dai figli e dalla loro educazione, ma dal dialogo, dal confronto.

La relazione diventa il luogo, il terreno comune, in cui ognuno desidera un completamento dell’altro, riparare delle ferite dell’infanzia, esprimere se stesso, conoscersi meglio, è il luogo delle attese, in cui si ripongono altissime aspettative e anche, in alcuni casi, facili delusioni.

Una formula che possa essere d’aiuto alla coppia è quella di ispirarsi ad una grande flessibilità, che rispecchi la diversità degli individui che ne fanno parte, che permetta la  manifestazione di diversi bisogni, non sempre coincidenti con quelli dell’altro, che nasca dalla consapevolezza che il sistema coppia è dato da continui assestamenti, stati di equilibrio, squilibrio e conquista di nuovi equilibri. All’interno di questo sistema la comunicazione ha sempre un ruolo preponderante: una comunicazione consapevole in cui si possa imparare ad esprimere i propri bisogni e pensieri, senza sopraffare, senza ambiguità, senza attendersi che vengano immediatamente accolti e capire che il partner  non appartiene a un  mondo separato, ma a un universo molto più simile al proprio, da incontrare e conoscere giorno per giorno, con curiosità e senza darlo per scontato.

Claudia Garano

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CHI SIAMO

EVENTO

"ATAC punto e a capo!"

Giovedì,
30 gennaio 2014

ore 15,00

Aula Magna della
Facoltà Valdese
di Teologia
Via Pietro Cossa 40
(Piazza Cavour)
Roma

Cartella Stampa »

Comunicato Stampa »

viva la costituzione

Archivi