Travolto ciclista 37enne “Fermiamo la strage”

luglio 3, 2013
By

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “Subito un Piano della mobilità che tuteli la salute, i diritti e la sicurezza dei cittadini”

Non ce l’ha fatta domenico Calabrò, il ciclista travolto ieri mattina alle 6:15 da una Mercedes Classe A in via dell’Archiginnasio, in zona Tor Vergata a Roma. L’uomo è morto poco dopo, nonostante i primi disperati tentativi di soccorso prestati dall’automobilista, un romano di 37 anni. Sul posto sono accorsi i vigili dell’VIII gruppo, che dovranno chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Sull’episodio è intervenuto Fausto Bonafaccia, presidente di BiciRoma: «Chiediamo che venga subito il Piano Quadro della Ciclabilità, e che vengano rese agibili le piste ciclabili esistenti per evitare altri morti».

Piano della mobilità è una priorità

«Un ciclista ha perso la vita a causa di un tragico incidente stradale. Non è la prima volta che accade a Roma. Da ciclista e da sindaco sono sempre più convinto della necessità di un piano per la mobilità che tuteli la salute, i diritti e la sicurezza dei cittadini. Questa per me è una priorità. Mi stringo ai familiari della vittima e alle persone a lui care». Così Ignazio Marino su Facebook commentando l’incidente mortale.

Tags:

One Response to Travolto ciclista 37enne “Fermiamo la strage”

  1. vito de russis on agosto 30, 2013 at 7:15 pm

    Un’altra persona perde la vita sui 5 milioni di metri di strada urbana romana. Non è la prima e non (vogliono che sia) sarà l’ultima. Alla fine dell’anno – come negli anni precedenti – Roma registrerà un costo sociale di circa 2(DUE) miliardi di euro per questi *suoi* incidenti stradali.
    Diversi soggetti, con diversi interessi e ruoli, intervengono (qualche volta; se lo facessero sempre, e sempre più alterati,……..) per sostenere che occorre qualcosa; nel presente caso sostengono la necessità di un Piano per la mobilità come se fosse la bacchetta magica. OK, siamo già ricchi di Piani buoni, belli e *carini* (ma, quasi tutti ignorati dopo la loro pubblicazione); ne produciamo un altro *carino* (n. ? posti di lavoro x n. y tempo ); lo stampiamo; e …….. quella *strage stradale continua*. Continua la strage non per fatalità ma per complicità. Complicità di tutti noi, nessuno escluso.
    Perchè tutti noi – per nostra cultura (sappiamo che) – in presenza di un incendio chiamiamo i pompieri; in presenza di un ammalato grave chiamiamo l’autoambulanza.
    Il territorio della Capitale della Repubblica, Roma, è malato grave *nel settore del traffico e della mobilita’ chè presenta peculiarita’ tali da condizionare negativamente la qualita’ della vita, le relazioni sociali ed economiche dei cittadini per i suoi riflessi indotti; che le misure e gli interventi a tutt’oggi attuati, in via ordinaria, non hanno consentito il superamento delle problematiche emergenziali afferenti a specifici «fattori di rischio», connessi alla situazione del traffico cittadino, e che risulta necessario ed urgente predisporre e realizzare un programma di interventi di emergenza, che consenta un miglioramento significativo e rapido della situazione in atto e favorire il ripristino delle normali condizioni di vita;….* Per questo venne dichiarato lo stato di emergenza con il DPCM 4.8.2006. Per questo venne emanata la *OPCM n. 3543 del 26.9.2006. Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare l’emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilita’ nel territorio della Capitale della Repubblica. (GU n. 228 del 30-9-2006)*. Questa OPCM, dispone all’*art. 1 – il sindaco di Roma e’ nominato, fino al 31 dic. 2008, commissario delegato per l’attuazione degli interventi volti a fronteggiare l’emergenza dichiarata nel territorio della Capitale.* Finalmente il Sindaco-commissario p.t. poteva *godere* quella conquista (inseguita per anni per anni presso il PCM precedente). In questi 7 anni cosa è successo? I Commissari si sono incancreniti sulla costruzione dei parcheggi privati nel pubblico sottosuolo e sulla *sistemazione* degli sfasciacarrozze. Gli unici piccoli benefici (mentre aumentava quello stato emergenziale) sono arrivati dalla crisi finanziaria mondiale (dall’estate del 2007): meno consumo di carburanti, meno traffico, meno incidenti, meno morti, feriti, ecc.. Purtuttavia, il costo sociale annuale resta inchiodato sui 2 miliardi di euro e l’asfalto dei 5 milioni di metri di strada urbana romana continua a bagnarsi di sangue umano.
    Possibile che nessuno se ne ricorda?
    In un Paese un pochillo normale, a quelle affermazioni sarebbe seguivo la dichiarazione di inacapacità di intendere e volere.
    Qui da noi?
    Tra parentesi. L’ADP è intervenuta per impedire la candidatura di questa Roma ad ospitare le Olimpiade del 2020 (che tantissimi danni avrebbe ulteriormente prodotto alla già precaria invivibilità). Registrammo un successo mentre una plebiscitaria opinione era favorevole. Chiusa parentesi.
    Vito De Russi
    n.q. presidente ADP – Associazione Diritti Pedoni

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CHI SIAMO

EVENTO

"ATAC punto e a capo!"

Giovedì,
30 gennaio 2014

ore 15,00

Aula Magna della
Facoltà Valdese
di Teologia
Via Pietro Cossa 40
(Piazza Cavour)
Roma

Cartella Stampa »

Comunicato Stampa »

viva la costituzione

Archivi