Un film di Pedro Almodóvar. Con Antonio de la Torre, Hugo Silva, Miguel Angel Silvestre, Laya Martí, Javier Cámara.
Sul volo Peninsula diretto al Messico c’è qualcosa che non va : in economica dormono tutti, passeggeri ed hostess, narcotizzati mentre in business c’è una strana agitazione ; lo steward Joserra (Càmara ) va in cabina di pilotaggio dove il capo-pilota, Alex (de la Torre), del quale è amante ed il suo vice , Benito (Silva), etero( ma non troppo) gli rivelano che per un guasto ad un carrello , l’aereo sta volando in tondo in attesa di un atterraggio di fortuna; alla rivelazione assiste la medium Bruna (Lola Duenas ), vergine suo malgrado, che è, in grado di percepire la morte. Gli altri passeggeri sono una coppia di sposini (Silvestre e Martì ), un tangentaro ricercato, in pena per la fuga della figlia che ha scelto di fare la dominatrix , il dott. Mas ( Josè Luìs Torrijo), una diva del bondage in costante allarme per timore di attentati da parte dei potenti con i quali si è accompagnata ( dal re in giù), Norma (Cecilia Roth), un misterioso addetto alla sicurezza messicano ,Infante ( Josè Maria Yazpik) e un play-boy che ha appena appreso che la sua compagna si è suicidata , Ricardo (Guillermo Toledo ); completano la compagnia gli altri due steward ;Fajardo (Carlos Areces ) e Ulloa ( Raùl Arevalo ), entrambi checche perse. Questi ultimi , per allentare la tensione preparano un cocktail addizionato di mescàl e tutti si scatenano in orgia di rivelazioni e sesso di tutti i i tipi fino all’atterraggio che li vedrà diversi e, in qualche modo , pacificati.
Dopo il non trionfale esito de “Gli abbracci spezzati” e de “La pelle che abito”,Almodocar torna alla commedia-movida dei suoi primi successi e , come nella mistura “ agua de Valencia” del film, dentro ci mette di tutto :colori sgargianti, costumi da caricatura, umori e odori corporali, accoppiamenti acrobatici e soprattutto la vecchia, finocchissima, gioiosa esplosione della cover music: appena i tre steward si lanciano in una strepitosa “I’m so excited” delle Pointer Sisters, il film ,che sembrava una farsetta minore , si apre in un ventaglio di crescente euforia e ritroviamo lo sberleffo di “Tacchi a spillo” e de “L’indiscreto fascino del peccato”, con una nota di pace ritrovata che gli fa accogliere, in ruoli minimi , Banderas, la Cruz e la Vega come a dire : “ Abbiamo fatto insieme cose serie . Ora spassiamocela!”. Non so loro ma noi ci siamo molto divertiti !