Negli anni 2011/2012 CILD FLG e IICA hanno inoltrato, prima al Ministero della Salute e poi al Ministero dell’Economia e Finanze, una richiesta di accesso agli atti finalizzata a conoscere l’entità complessiva delle somme erogate nei dieci anni precedenti dalle compagnie assicurative al Servizio Sanitario Nazionale “per il rimborso delle prestazioni erogate ai danneggiati dalla circolazione dei veicoli” e frutto del prelievo coatto del 10,50% dei premi pagati dagli assicurati ai sensi della legge 526/82 e successive.
Il Ministero della Salute ha comunicato che i capitoli di bilancio relativi a tali somme erano gestiti dalle Regioni e dal MEF e quest’ultimo, a sua volta, ha fornito i dati delle somme versate a detto titolo dal 2001 al 2011 alle Regioni, per un totale annuo medio di circa un miliardo e 700 milioni di euro.
Le Regioni alle quali l’istanza è stata successivamente inoltrata (Lazio, Toscana e Calabria) non hanno risposto.
Tra dicembre 2015 e gennaio 2016 sono state inoltrate analoghe istanze a tutte le regioni italiane; ha risposto solo la Regione Lazio precisando che “…non sussiste uno specifico finanziamento destinato e riversato a favore delle regioni, le quali sono invece destinatarie del solo finanziamento del sevizio sanitario garantito dallo stato”; che, “per quanto concerne l’entità della spesa pubblica sostenuta negli ultimi 10 anni a titolo di prestazioni sanitarie erogate a favore delle vittime da incidenti stradali, una simile informazione non è a disposizione della scrivente Direzione Regionale”; e, infine, che detta informazione “potrebbe probabilmente essere acquisita, su base statistica, richiedendola invece al Ministero della Salute”: e cioè lo stesso Ministero che nel 2011 aveva risposto che “l’istanza di accesso” non dovesse essere ad esso inoltrata, ma “all’Amministrazione regionale compente”.
Insomma uno scarica barile che di fatto impedisce al cittadino utente della strada di conoscere come e dove vengono spesi questi denari.