Dossier politiche sociali 2004-2014

marzo 27, 2014
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Il settore “Salute e Politiche sociali” della Segreteria della Conferenza dalle Regioni ha aggiornato il “Dossier” dedicato alle “Risorse finanziarie per le politiche sociali”. E’ stato quindi ulteriormente integrato il lavoro di monitoraggio.
In particolare sono stati riportati in modo cronologico tutti gli aspetti normativi relativi alle politiche sociali, al fine di avere un quadro d’insieme negli ultimi dieci anni. Il punto della situazione, lo stato dell’arte, servirà quindi ad affrontare in modo corretto e documentato anche i futuri lavori sul sociale con il nuovo governo Renzi.

Il Dossier in questione nei primi due volumi riporta i finanziamenti relativi al Fondo nazionale politiche sociali (FNPS) per gli anni 2004-2014.
Il periodo preso in esame è significativo per le Regioni che nel 2004 hanno avuto il finanziamento più cospicuo – 1000 milioni di euro – , dimezzato nell’anno successivo e poi gradualmente, ma non totalmente, recuperato grazie al lavoro della Conferenza delle Regioni.
Il taglio consistente del Fondo nell’anno 2005, a fronte di un impegno assunto dal Governo di confermare l’entità del precedete anno, ha portato alla rottura dei rapporti istituzionali fra Governo e Regioni, con iniziative di Regioni, Comuni, Province ed associazioni sindacali per sensibilizzare sull’emergenza provocata dai tagli sulle politiche sociali.
La certezza di risorse in questo settore che serve a garantire ai cittadini servizi sociali programmati sul territorio e rivolti spesso alle fasce sociali più deboli, alla famiglia, agli anziani, ai minori, ai disabili è stata sollecitata con forza dalle Regioni al Governo ogni anno in vista delle manovre finanziarie. Nel dossier sono raccolti gli atti repertoriati della Conferenza Unificata relativi ai riparti del fondo, gli stralci dei documenti della Conferenza recanti parere ed osservazioni ai DPEF ed ai DDL delle finanziarie proposti dal Governo.
Nelle sedi istituzionali di confronto, in particolare il 13 ottobre 2012 all’incontro tra il Presidente Errani e l’allora Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, le Regioni hanno sottolineato la necessità di risorse adeguate, senza costanti tagli al settore avanzando altresì proposte di revisione.
Nel contempo è stato portato avanti un lavoro  con le amministrazioni centrali interessate, ma mai concluso, della definizione dei LIVEAS (livelli essenziali assistenza sociale) mediante i quali finalizzare i finanziamenti ad interventi e piani organici e rispondenti ad una reale programmazione sul territorio regionale.
L’organicità delle risorse ed un lavoro di concertazione fra Regioni e Governo potrebbe portare come proposto dalla stessa Conferenza, in analogia con il Patto per la Salute, ad un Patto per la Politiche Sociali.
E’ da menzionare che in data 25 luglio 2012 in sede di Conferenza Unificata le Regioni hanno espresso la mancata intesa in merito al riparto delle risorse del FNPS 2012 consegnando una mozione per le Politiche sociali che mette in evidenza la gravità del momento. Preso atto del pesante depauperamento dei Fondi “strutturali” di carattere sociale da assegnare alle Regioni, la Conferenza ha anche chiesto un’interlocuzione con il Governo per ridiscutere anche il riparto delle somme previste nello schema di decreto (solo 10,8 mln per le Regioni) e per affrontare il prosieguo delle politiche sociali.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 4 ottobre 2012 ha approvato un documento recante: “DOCUMENTO PER UN’AZIONE DI RILANCIO DELLE POLITICHE SOCIALI” evidenziando in particolare una riduzione nel quadriennio 2009/2012 del 98% delle risorse nazionali a favore delle politiche sociali attribuite alle Regioni, a cui si sono aggiunti tagli orizzontali nei confronti di Regioni e Comuni .
Con il documento è stato infine chiesto al Governo di far confluire in un unico Fondo le risorse assegnate alle Regioni e la ricostituzione di un Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per il 2013, che sia almeno pari al finanziamento 2009 (520.000.000 euro circa), corrispondente ad un 50% circa dei decrementi 2011/2012. A ciò, corrisponderà l’impegno regionale di non diminuire le risorse per riportare il funzionamento del sistema sociale a livelli accettabili.
Con la Legge 228/2012 (Legge di stabilità 2013) si è registrato un primo segnale di controtendenza sul fronte delle Politiche Sociali. Infatti a seguito dell’azzeramento dei finanziamenti registratosi nel 2012 a causa delle ultime manovre economiche, la legge ha previsto uno stanziamento sul Fondo Nazionale Politiche Sociali di 300 milioni di euro – quota alle Regioni – e di 275 milioni di euro per il Fondo per le non autosufficienze per l’anno 2013. Nel sottolineare che le precedenti manovre hanno ridotto fortemente e in qualche caso azzerato le risorse per le politiche sociali, la Conferenza ha espresso apprezzamento per l’individuazione di fondi dedicati alla non autosufficienza e alla SLA nonché all’insieme delle politiche sociali. La Conferenza ha inoltre chiesto, in un documento approvato il 22 novembre 2012 e trasmesso al Presidente del Consiglio, che sia garantita la copertura confermando uno stanziamento, giudicato comunque minimo, per il fondo sociale.
In sede di Conferenza Unificata del 24 gennaio 2013 le Regioni hanno espresso l’intesa in merito al riparto delle risorse del FNPS 2013 pari a 344 mln di cui 44 destinati al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e 300 mln destinati alle Regioni e alle Province autonome. Nel constatare che la Legge di stabilità 2013 ha dato un segnale positivo ai fondi, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha ribadito al Governo il grave problema dell’insufficienza complessiva delle risorse nel settore delle politiche sociali. Le risorse sono state ripartite fra le Regioni utilizzando i criteri già adottati nei precedenti riparti. L’importante novità nel decreto è stato l’impegno delle Regioni ad utilizzare le risorse secondo i macro – livelli e gli obiettivi di servizio individuati nel documento elaborato dalla Commissione Politiche Sociali.
Per il 2013, a valere sulla quota destinata al Ministero, sono stati inoltre finanziati per 5 mln di euro interventi per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati.
La Legge 147/2013 – Legge di stabilità 2014 – ha previsto un finanziamento per il Fondo nazionale Politiche Sociali per l’anno 2014 pari a 317 milioni di euro.
Le Regioni in un documento approvato dalla Conferenza del 14 novembre 2013, ai fini dell’espressione del parere sul Ddl stabilità in sede di Conferenza Unificata, hanno evidenziato la necessità di prevedere uno stanziamento di ulteriori 40 milioni di euro rispetto ai 317 milioni di euro per l’anno 2014, ma l’emendamento non è stato accolto in sede di conversione del Decreto.
In sede di Conferenza Unificata del 6 febbraio 2014 le Regioni hanno effettuato una comunicazione in merito alla decurtazione del Fondo nazionale politiche Sociali per l’anno 2014. Il Fondo infatti rispetto allo stanziamento previsto in tabella C della Legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014) ha subito un taglio prima di 2 milioni di euro e poi di 17 milioni con il decreto legge 28 gennaio 2014, n. 4: “Disposizioni urgenti in materia di emersione e rientro dei capitali all’estero nonché altre disposizioni urgenti in materia contributiva e di rinvio dei termini relativi ad adempimenti tributari e contributivi”. Pertanto le Regioni hanno chiesto al Governo l’impegno a rivedere immediatamente i tagli operati con il Decreto citato, ripristinando la dotazione prevista alla tabella C della legge di stabilità 2014.
Successivamente le Regioni in sede di Conferenza Unificata del 20 febbraio 2014 hanno espresso l’intesa sullo schema di decreto che ha ripartito per l’anno 2014 alle Regioni ed alle Province autonome €258.258.541,20. La Conferenza inoltre ha sottoposto al Governo, in relazione all’espressione delle intese sia su tale provvedimento che su quello inerente il riparto del Fondo per le non autosufficienze anno 2014, un documento approvato quale Intesa Quadro per le Politiche Sociali, nel quale sono state evidenziate alcune questioni fondamentali. In particolare: l’esigenza di avere una stabilità finanziaria almeno triennale e incrementale a partire dal 2014; un’organizzazione meno frazionata delle politiche sociali nei Dipartimenti di settore che porti altresì ad una confluenza delle risorse; la valorizzazione concreta di politiche integrate, anche con l’apporto di altri Ministeri ed il rafforzamento, nel rispetto dei modelli di governance delle Regioni, del confronto e del coinvolgimento delle Autonomie Locali.
Infine il  III volume del Dossier di documentazione riporta i finanziamenti relativi alle politiche sociali anni 2007-2014 con particolare riferimento a: Fondo per la non autosufficienza; Fondo per le politiche della famiglia, Fondo per le politiche giovanili, Fondo per le pari opportunità e Fondo minori stranieri non accompagnati.
Nei tre volumi in cui è stato suddiviso il Dossier curato dal settore “Salute e Politiche sociali” della Segreteria della Conferenza dalle Regioni, il lavoro di documentazione si distingue in questo modo:
–        Il I e il II volume del presente Dossier di documentazione riportano i finanziamenti relativi al Fondo nazionale politiche sociali (FNPS) anni 2004-2014. Il periodo preso in esame è significativo per le Regioni che nel 2004 hanno avuto il finanziamento più cospicuo – 1000 milioni di euro – , dimezzato nell’anno successivo e poi gradualmente, ma non totalmente, recuperato grazie ad un percorso in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di particolare attenzione al FNPS. Nel dossier sono raccolti gli atti repertoriati della Conferenza Unificata relativi ai riparti del fondo, gli stralci dei documenti della Conferenza recanti parere ed osservazioni ai DPEF ed ai DDL delle finanziarie proposti dal Governo. Le tabelle conclusive del dossier riportano i finanziamenti del Fondo nazionale Politiche Sociali.
–        Il III volume del Dossier di documentazione riporta i finanziamenti relativi alle politiche sociali anni 2007-2014 con particolare riferimento a: Fondo per la non autosufficienza; Fondo per le politiche della famiglia, Fondo per le politiche giovanili, Fondo per le pari opportunità e Fondo minori stranieri non accompagnati. La certezza di risorse in questo settore che serve  garantire ai cittadini servizi sociali programmati sul territorio e rivolti spesso alle fasce sociali più deboli, alla famiglia, agli anziani, ai minori, ai disabili è stata sollecitata con forza dalle Regioni al Governo ogni anno in vista delle manovre finanziarie. Nel dossier sono raccolti gli atti repertoriati della Conferenza Unificata relativi ai riparti dei fondi più significativi del settore. Le tabelle conclusive del dossier riportano i finanziamenti dei Fondi più rilevanti nel sociale.
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