“Cinquemila cartelloni rimossi entro 90 giorni”: la giunta cancella la sanatoria

dicembre 15, 2013
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Votata anche una memoria che stabilisce le linee di indirizzo del piano regolatore. L’assessore Leonori: “Se non verranno rimossi ci penserà l’amministrazione che si rivarrà sulle società”“

Presto le strade di Roma saranno liberate da cinquemila cartelloni pubblicitari abusivi. Accadrà entro 90 giorni. E’ quanto stabilito oggi dalla giunta capitolina. Dovranno essere rimossi gli impianti pubblicitari senza scheda, ovvero quei cartelloni senza titolo, non rientrati nella procedura di riordino ma inseriti nella nuova banca dati del 2007.

Si tratta di una parziale revoca della delibera 116 varata dall’amministrazione Alemanno. Nel provvedimento dell’aprile 2013 era prevista una sorta di sanatoria, ovvero che gli impianti pubblicitari senza scheda rimanessero sul territorio in via temporanea fino all’adozione del Piano regolatore, purchè in regola con il Codice della Strada e il Regolamento di pubblicità.

“Abbiamo ritenuto che questa delibera fosse una sorta di sanatoria di impianti pubblicitari senza scheda che occupano la nostra città – spiega l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori – Si tratta di circa 5mila impianti. Alle società vengono dati 90 giorni per rimuoverli. Se così non sarà verranno rimossi dall’amministrazione che si rivarrà sulle società”.

Per l’assessore capitolino inoltre “bisogna lavorare poi sui piano di localizzazione, sulle modifiche al regolamento che recepiscano alcuni aggiornamenti e sulla revisione della parte fiscale”.

Sempre in giunta poi è stata approvata una memoria che stabilisce le linee indirizzo che il consiglio comunale dovrà perseguire nell’approvazione del nuovo piano regolatore.  Nello specifico, il Prip dovrà essere approvato dall’assemblea capitolina e si tratta di un atto ufficiale di programmazione che individua gli indici di affollamento, la quantità di esposizione pubblicitaria su piazze e strade e la tipologia degli impianti ammessi. Inoltre andranno definiti i Piani di localizzazione insieme a bandi di gara che consentano di raggiungere la diminuzione e il miglioramento della qualità degli spazi pubblicitari privati, l’adeguamento del canone ai valori di mercato che garantisca entrate sicure e più alte, la lotta all’evasione, controllo del territorio e contrasto all’abusivismo.

“L’intento della delibera”, ha concluso Leonori, “è il rispetto delle regole e decoro. Non avremmo più incasso da questi impianti ma essendo abusivi non possiamo accettare che questa sia la motivazione per non rivedere il loro status”.

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