Comune, indagine sulle consulenze: nel mirino della Finanza le nomine dal 2008 ad oggi

ottobre 24, 2013
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Spese pazze e consulenze esterne, la Finanza sui documenti del Campidoglio.
Il caso della «dirigenza senza laurea»sembra solo la punta di un iceberg sulla malagestione della macchina pubblica. Le dimissioni di Andrea Bianchi, capo staff del vice sindaco Luigi Nieri, assunto attraverso la presentazione di una serie di documenti, compresa l’autocertificazione di una laurea che non possedeva, hanno aperto uno squarcio, dominato a questo punto dall’incertezza dei curricula presentati non solo da lui, ma pure da altri candidati. Tanto che il dipartimento Risorse umane di Palazzo Senatorio ha deciso di fare controlli a tappeto per tutti i dirigenti assunti negli ultimi mesi, chiedendo alle università interessate, inserite nelle dichiarazioni di ognuno, l’attestazione della laurea. Anche su questo potranno posare gli occhi gli uomini della guardia di finanza, che hanno aperto un altro capitolo sul Campidoglio, che riguarda le nomine dei consulenti esterni. Si indaga dal 2008 a oggi, con particolare riguardo per le posizioni di alcuni consulenti che si sarebbero visti poco in ufficio, a detta dei dipendenti pubblici, nonostante le loro paghe fossero di rango.

IL DATO
I militari sono potuti partire da un dato, quello emerso lo scorso anno da una ricerca del Sole24ore che dava a Roma il record di consulenze, con una spesa pro capite di cinque volte superiore rispetto, per esempio, a Milano: esattamente 2.597 euro per cento abitanti, contro i 465 del capoluogo lombardo. Sotto la lente degli investigatori ci sono i milioni di euro di consulenze negli ultimi anni della gestione Alemanno, in cui furono usati più di mille professionisti e ovviamente le consulenze organizzate dall’attuale sindaco, Ignazio Marino. Tutto questo in un momento in cui il Comune è impegnato a coprire un enorme buco in bilancio. Sotto esame potrebbero finire anche altre spese, come gli affitti e i noleggi, nonché i contratti di servizio per il trasporto pubblico. Una revisione investigativa per vedere se le scelte del Campidoglio negli ultimi anni erano e sono in regola, sia con la spending review, che con le leggi in materia. Ovviamente i militari delle fiamme gialle potranno anche verificare eventuali curriculum presentati dai consulenti, proprio per tracciare la congruità dei compensi erogati con le delibere di giunta.

DIRIGENTI E DOCUMENTI
Una documentazione quest’ultima in parte già nelle mani degli investigatori, che sono per ora in una fase embrionale dell’inchiesta. Da oggi, intanto, dovrebbero arrivare le prime risposte che attesteranno la qualità, o meno, dei curricula presentati dagli attuali dirigenti nominati da Marino. Era saltata agli occhi del sindacato, per esempio, la nomina pasticciata del nuovo comandante della Polizia municipale. Prima di Raffaele Clemente, oggi al comando, infatti, il sindaco aveva nominato presentandolo pubblicamente Oreste Liporace, colonnello dei carabinieri. Una nomina frettolosa. Le proteste sollevate per i mancati requisiti di Liporace, avevano convinto il sindaco a rettificare la scelta in favore dell’attuale capo.

di Riccardo Tagliapietra

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/comune_roma_indagine_finanza_consulenze_nomine/notizie/344262.shtml

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