Un film di Alessandro Gassman. Con Alessandro Gassman, Giovanni Anzaldo, Michele Placido, Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi.
Roman ( Gassman), immigrato romeno, gestisce uno scalcagnato spazio di
sfasciacarrozze ma l’attività della quale vivono (miseramente) lui e l’adorato figlio Nicu
(Anzaldo), insieme al socio Geco (Gammarota) è lo spaccio al minuto alla povera gente
della borgata . Lo vediamo , all’inizio, affrontare una madre disperata ( Nadia Rinaldi) che
vuole vendicare il figlio morto per overdose. Roman ha, però, dedicato tutta la vita al figlio
e accetta qualunque compromesso perché Nicu possa farsi una vita diversa. Il ragazzo ,
a sua volta, ama il padre ma si vergogna delle proprie origini tanto da nasconderle anche
alla fidanzatina. Durante una festa nel locale notturno/bordello di Dragos (Matteo Taranto),
Nicu conosce la escort Dorina ( Madalina Ghenea) e se ne innamora. Questo amore e
una forte ribellione alla ingombrante figura paterna spingono Nicu a seguire Talebano
(Meogrossi) – un suo amico adulto tossico, filosofo e anarcoide – nell’acquisto di un
piccolo quantitativo di cocaina da rivendere. Ma Talebano scappa con i soldi e Nicu , che
aveva preso i soldi a Roman – che a sua volta li aveva presi a strozzo- , dovrà affrontare il
mondo incomprensibile e spietato dal quale il padre lo aveva ferinamente protetto.
Gassman aveva portato, con buon successo, a teatro questo testo , adattando “Cuba and
his teddy bear “ di Reinaldo Povod con il titolo “Roman e il suo cucciolo” , trasferendone
la storia un Italia e facendo del sudamericano Cuba il romeno Roman. Ora lo usa per
il suo esordio nella regia cinematografica , affrontando, oltre all’esordio, varie sfide :
l’adattamento di un testo fortemente teatrale , l’uso del bianco e nero e il mantenimento
del cast originale – con la sola aggiunta della Rinaldi , di Michele Placido e della Ghenea .
La scommessa la ha , sostanzialmente, vinta : il film è di grande impatto , la fotografia è
efficace e gli attori sono bravi e ben diretti . La sua regia è , semmai, in alcuni momenti un
po’ troppo involuta , con qualche compiacimento da art-movie che nuoce alla compattezza
del racconto.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=OnIvfn47GSI